In occasione dei 75 anni dalla Liberazione dell'Italia, aderendo all'iniziativa promossa dal Comune di Tortona, i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado hanno realizzato un video che parla di ideali, di libertà e di giustizia. Una canzone da ascoltare fino alla fine, dove la commemorazione diventa riflessione e messaggio per il nostro presente e soprattutto per il futuro.

Il video è presente anche sul sito del Comune di Tortona ed è visibile cliccando qui

 

Inoltre, i ragazzi di una classe III della Succursale di Viale De Gasperi, hanno scritto questo testo, e lo condividiamo con voi.

IL NOSTRO 25 APRILE

Siamo un bel gruppo affiatato di amici. Frequentiamo la terza media all’ Istituto Comprensivo Tortona A, nella Succursale di v.le De  Gasperi. E, come oltre mezzo miliardo di studenti nel mondo, siamo a casa da scuola. Quando si è abbattuta  su di noi questa emergenza planetaria, noi  tutti eravamo impegnati in tanti progetti a scuola. A noi piace apprendere immedesimandoci nei problemi attuali e nei fatti storici. Partecipiamo con entusiasmo alle manifestazioni civili per dimostrare che a noi giovani interessano sia il futuro, oltre al nostro presente, sia la memoria del passato. In un attimo, però, la vita è cambiata: tutto si è interrotto e noi abbiamo perso la nostra libertà. Non si sa per quanto. Proprio mentre ci preparavamo a partecipare alla celebrazione, il 27 febbraio scorso, dell’ eccidio  sul Castello, per dare voce alle dieci vittime trucidate in quel luogo. Ognuno di noi si è  immedesimato in loro: nel tenente pilota OSCAR ADENZATO, nel lattaio CARLO ANGELINO, nell’ elettricista WALTER BORRA, nel ferroviere EZIO CHIAVON, nel carabiniere ANTONIO LANNI, nell’ impiegato VITTORIO LUSANI, nel meccanico MARIO MORSELLI, nel contadino CORRADO SEMENENGA, nell’ elettricista GIUSEPPE SOGNO, nel contadino  ALFIO ZANELLO. Semplici persone e partigiani  che sono morti per una libertà che in quel momento il nostro Paese aveva perduto. E non ci saremmo fermati qui. Avremmo coinvolto altri compagni della nostra scuola per partecipare ad una visita sui luoghi dell’ eccidio della Benedicta, dove di giovani ne sono morti ancor di più, nella Pasqua del 1944. Centinaia di morti e deportati, l’ evento più tragico nella nostra provincia. Sappiamo come è finita la storia: nonostante queste terribili stragi, la Resistenza al nazifascismo ha rialzato la testa, in nome di quella libertà che è un diritto con cui nasciamo e che nessuno ha il diritto di sottrarci. Lo abbiamo studiato bene con l’ Illuminismo e lo leggiamo a scuola direttamente nella nostra Costituzione. Anche adesso siamo privati della nostra libertà, anche adesso dobbiamo resistere; ma lo facciamo senza correre particolari rischi, come invece hanno affrontato quei giovani che sono stati barbaramente massacrati.  Anzi, lo facciamo per noi stessi, per la nostra salute e per quella dei nostri cari; per esser di nuovo e  più liberi in un prossimo futuro. Il sacrificio  di quei giovani, allora, ci dà il coraggio di resistere, di soffrire per un obiettivo importante: la salute e la nostra ritrovata libertà. Certo, quella è stata una storia diversa, molto più grande: qui non ci sono nemici che ti sparano addosso, bombardamenti e distruzioni, ma è pur sempre una lotta, la nostra personale piccola guerra al virus. Anche noi attuiamo la nostra personale Resistenza; anche noi aspettiamo la nostra Liberazione. Quando arriverà il nostro” 25 aprile”, ci ricorderemo del sacrificio di quei ragazzi, poco più grandi di noi, e li onoreremo come adesso non possiamo fare. Ora abbiamo almeno il dovere di non dimenticarci di loro, di prenderli a modello di resistenza e di fare il nostro piccolo dovere. Anche in questo modo possiamo dare un contributo al bene del nostro Paese.

Terza media Istituto Comprensivo Tortona A,  Succursale di v.le De  Gasperi.

Torna su